I Colori in movimento ( 14 Novembre al 06 Dicembre )

Sala dei Templari - Molfetta

Curatore il Dott.  G.Tucci

Add. stampa Paola Copertino

I colori in movimento. La produzione pittorica di Giuseppe Sciancalepore, permeata da sempre da un doppio filone di indagine, quello naturalistico e quello coloristico, si arricchisce di una nuova ricerca iconica. Esecutivamente e tecnicamente,  le opere qui presentate costituiscono un continuum rispetto alle sue precedenti elaborazioni. Il tentativo di trovare il giusto connubio tra il dato esperienziale e quello aprioristico si arricchisce altresì di un nuovo capitolo: la riflessione su come l’universo osservabile, nei suoi aspetti fenomenici e cinetici, si ripercuote sulla concezione crono -  topica  che l’uomo ha dello stesso. L’universo osservabile e l’universo della mente interagiscono validamente instaurando un regime dialettico di indefinito e infinito, sommati in un’unica sonorità perché pensati organicamente e coralmente. Lo sforzo di restituzione sul supporto, tramite la capacità compositivo-cromatica, di una realtà di per sé già filtrata da strumenti scientifici, si spinge oltre interrogandosi sui punti maggiormente nevralgici della logica contemporanea, ma già propri di quella antica e moderna. L’esplosione della fluidità cromatica, così vivace e brillante, si impone sulle strutture dimensionali restituendo l’idea eternale del moto cronologico che scandisce i ritmi vitali in tutti i suoi aspetti. Ne scaturisce una cosmologia ragionata, in cui cardinale è l’ipotesi dinamica, di accrescimenti e decrescimenti materici, di necessità reintegrative. L’intrigante combinazione elementare delle opere riflette il fascino arcano che si sostanzia dal connubio universale tra spazio, tempo e materia.

Dalle opere traspare la consapevolezza di quanto il dato intellegibile sia in grado di dilatare considerevolmente gli orizzonti immaginativi. Da una parte un viaggio condiviso, dall’altra una riflessione soggettiva dove l’enigma cosmico è proiettato all’esterno per trovarvi una compensazione. L’interpretazione si sviluppa in più maniere pittoriche, nella quale si segnala la prevalenza di una sorta di impressionismo cosmico che non tralascia tuttavia l’attenzione al dato squisitamente descrittivo. La prospettiva di un orizzonte cosmologico in movimento, della sua influenza e relazione con l’uomo è declinata nelle sue strutture portanti ,dalle astrali epifanie ontologiche interagenti con l’armonia cosmica (Supernova, la rinascita)alle realtà sensibili interplanetarie rielaborate in chiave personale (La terra e i suoi colori). Una pittura mai ieratica, filtrata dall’occhio attento del pittore, alla continua ricerca di una coinvolgente intensità e poco incline ad una distaccata solennità, sempre in grado di mantenersi in costante oscillazione tra reale e immaginario.

 

                                                                                                     Il critico Giuseppe Tucci